La scelta della laccatura

La laccatura è un tipo di verniciatura che utilizza la lacca, cioè una vernice coprente poliestere e/o poliuretanica colorata che nasconde le venature del legno, a meno che non di tratta di laccatura a poro aperto, cioè una verniciatura che colora e che lascia intravedere le venature del legno sottostante, come nello stile provenzale.

La laccatura può essere:

  • lucida – riflette gli oggetti come uno specchio
  • satinata – effetto seta: morbida e vellutata al tatto, riflette solo la luce
  • opaca – assorbe la luce
  • goffrata  – è opaca e ruvida al tatto e alla vista, resistente e antigraffio

La laccatura di un mobile si può effettuare con tre procedimenti differenti che incidono notevolemente sulla qualità.
Il metodo diretto consiste nel verniciare direttamente la superficie legnosa, essa quindi conserva tutte le sue imperfezioni oltre che presentare gli odiosi puntini rialzati sulla superficie laccata dovuti alle polveri di verniciatura inglobate durante il procedimento di laccatura.
Il laccato spazzolato migliora la laccatura precedente perché a fine vernciatura, sulla superficie laccata viene effettuata una veloce spazzolatura per eliminare le imperfezioni dovute alle polveri inglobate, ma di certo non vengono eliminate le imperfezioni del fondo legnoso.
La laccatura poliestere è la laccatura migliore. La vernice poliestere è composta da resina, indurente, catalizzatori. In altre parole ricopre perfettamente la superficie conferendo spessore in tinta, resistenza agli urti, omogeneità e planarità (superficie estremamente liscia).
In funzione dell’effetto finale che si vuole ottenere (opaco, satinato, lucido) si eseguono diversi passaggi di spazzolataura e levigatura.

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Fasi della laccatura: didascalia di riferimento.

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